Abbonamento alla Quannum? No, questioni redazionali che potete anche immaginare. Prendi una etichetta, una “storia” in genere, e te la porti per tutta la vita. Può essere una croce, e allora ti si lascia indisturbato. E può essere una ghiotta chicca, nel qual caso devi fiondarti sui promo e chiuderli a chiave prima che sia troppo tardi.
Per la Quannum, invece, vicende alterne. Più spesso positive (è o non è Shadow il suo boss? siamo o non siamo – San Francisco – in una delle zone più genuinamente hip del pianeta?). Ma che il marchio non prevalga sulle opinioni. Le “buche” vanno segnalate. E’ accaduto con i Lifesavas e – lo anticipo già – si ripete con Gift of Gab. Quando è con Chief Xcel i due prendono il nome di Blackalicious. Una delle realtà hip hop più travolgenti (che in Italia hanno venduto più o meno come in Senegal (poi ditemi se non ci dobbiamo considerare, come mercato e cultura, da terzo mondo). Gift è quello che rappa, divinamente. Solo che qui si mette a gigioneggiare con campioni soul-funk debosciati e piacioni che puzzano troppo di mainstream per ricordarmi che stiamo parlando di uno dei migliori rhymers del globo terrestre.
Dilungarsi? Non mi va, nè ho un tot prestabilito da scrivere. Aspetto il seguito di “Blazing Arrow”, questo sì. Nel frattempo, davanti a “Fourth Dimensional Rocketships Going Up”, piazzo un bel segnale di pericolo…
Autore: Bob Villani