Steve Albini, il guru delle registrazioni in presa diretta, l’ingegnere (non amava farsi chiamare produttore); è morto nei suoi studi di Chicago gli Electrical Audio. La notizia rimbalza in rete da alcuni minuti ed è purtroppo confermata. Il decesso è avvenuto per una crisi cardiaca. Aveva 61 anni.
Oltre ad essere stato il frontman dei pilastri del rock underground tra cui Shellac, Big Black e Rapeman, Albini era una leggenda dello studio di registrazione infatti lui l’artefice di album come In Utero dei Nirvana, Surfer Rosa dei Pixies, Rid of Me di PJ Harvey ma anche i Foo Fighters e innumerevoli altri album classici. Negli anni ha lavorato anche con alcune band italiane in particolare con gli amici fraterni Uzeda, la bolognese Alix e i napoletani 24 Grana. Personaggio unico che ha fatto del d.i.y. un valore assoluto rimanendo un critico schietto delle pratiche di sfruttamento dell’industria musicale fino ai suoi ultimi anni. Gli Shellac si stavano preparando a portare in tournée il loro primo album in dieci anni, To All Trains, la cui uscita è prevista per la prossima settimana. Qui la news.
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