Già artefici di due album divertentissimi, “Strange Girls” (2000) e “Up All Night” (2002), entrambi pubblicati da Get Hip, ritornano le Gore Gore Girls con un EP di sette pezzi. Il quartetto di Detroit ci regala non soltanto l’antipasto dell’atteso terzo ellepì “Get The Gore” in uscita nei prossimi mesi, ma anche la prova migliore fin qui realizzata in sette anni di attività.
Registrato da Jim Diamond nei suoi famosi Ghetto Recorders, “7×4” focalizza al meglio la formula delle Gore Gore Girls, ovvero un impasto di rock’n’roll minimale, garage-punk e influenze vocali che arrivano direttamente dai girl-groups degli anni Sessanta. Il risultato è eccitante e divertente al tempo stesso. Se l’opener “Casino” è una killer-song sostenuta da una ritmica urticante, la cover di “All Grown Up Wrong” (Crystals) rappresenta il primo tuffo nel passato, mentre in “Loaded Heart” un basso pulsante e una chitarra dai riff taglienti disegnano un tappeto sonoro dal groove irresistibile. Con “Sweet Potato” le Gore Gore Girls svelano tutto il loro potenziale melodico, senza però mai rinunciare a un chitarrismo minimale e disturbante. Segue “Mary Ann”, per chi scrive il pezzo più riuscito dell’EP: si tratta di un ispirato anthem garage dal tiro sonoro impattivo ed eccitante. Ma non finisce qui, perché le quattro ragazzacce della Motor City tirano fuori dal cappello una “No Big Thing” dagli splendidi intrecci vocali, che è un omaggio divertito ai girl groups dei Sixties. E chiudono con un classico garage del 1966, “You Lied To Me Before”. Confermando la loro capacità di far rivivere la migliore stagione del rock’n’roll senza suonare retrò.
Passato e presente convivono perfettamente nei brani delle Gore Gore Girls e “7×4” è il primo imperdibile disco rock’n’roll del 2005.
Autore: Roberto Calabro’