Carlos Valderrama (aka Gaetano Scognamiglio) è un personaggio unico nel panorama musicale nostrano. Agitatore noise blues prima con il trio the Preachers, poi capo-banda del collettivo Valderrama5 (che include membri di Stella Diana, Atari, Gentlemen’s Agreement, Goonies e ovviamente Fitness Forever).
In oltre dieci anni di live e cd-r autoprodotti arriva la Emi che gli fa firmare un contratto capestro ma il nostro, fortunatamente, con l’ausilio della spagnola Elefant records riesce a liberarsi dalle clausole contrattuali confenzionando per la label spagnola un raffinatissimo gioiello pop. Non poteva che essere la Elefant a pubblicare “Persola train”, un album che oltre a guardare alle sonorità scanzonate dei b-movies italiani di fine settanta ha la pregevolezza di emulare maestri pop come Burt Bacharach, Armando Trovajoli, Nino Rota e le atmosfere alla Ennio Morricone. (GdD)
Dopo tanto lavoro finalmente hai trovato la giusta dimensione per la tua prima opera da “solista”…quanto è cambiato il tuo modo di concepire una canzone dal passaggio alla carriera individuale dopo la tua passata esperienza con i Valderrama 5?
L’esperienza coi Valderrama e’ stata fondamentale , lavorare anni con dei veri talenti accanto mi ha insegnato tanto su come si produca e si arrangi una canzone!!! Mi e’ servito tantissimo lavorare a fianco di Raffaele Bocchetti, un grande chitarrista che suona con Stella Diana, che mi ha insegnato tutto su come si arrangiano le chitarre…ma anche il talento di Olio al mixer e di cantanti come Alfredo degli Atari mi hanno fatto rispettivamente scoprire l’importanza del posizionamento delle tracce stereo, e le potenzialità del doppiaggio delle voci!! Quello che e’ cambiato da quei tempi, lavorando con Antonio Fresa e Gigi Scialdone, due musicisti formati accademicamente e totalmente padroni del loro strumento, dello studio, e della tecnica di arrangiamento, e’ indubbiamente la fortuna di avere al mio fianco delle persone capaci di capire al volo le mie grossolane idee di arrangiamento, di svilupparle e di perfezionarle. E’ un lavoro di squadra fantastico e io sono davvero orgoglioso di poter lavorare con loro.
Personal Train esce per l’etichetta spagnola Elefant Records con una distribuzione europea pur essendo un disco italiano, un sogno per molte band nostrane, quali sono le tue aspettative?
La Elefant e’ un’etichetta meravigliosa di tre ragazzi meravigliosi, Luis, Montse e Nando. E’ un etichetta indipendente che esiste da 20 anni, ed e’ un punto di riferimento per chiunque sia appassionato a un certo tipo di pop, in tutto il mondo. Non e’ una major, ma lavorano duro per fare in modo che i sogni di ogni musicista diventino realtà, una specie di eden per un musicista in un momento storico in cui sento tanti musicisti lamentarsi per la scarsa attenzione che ricevono dalla loro label. La mia gioia e’ di poter lavorare con gente così, che rendono possibile sogni inconfessabili come poter ascoltare le tue canzoni sulla BBC o sulla radio nazionale spagnola. Lo dico sinceramente, non ho aspettative, credo sia giusto vivere le gioie del presente e basta.
Penso che con questo album sei riuscito ad evocare emozioni e sensazioni che in molti (specie quelli con qualche anno in più) avevano accantonato nel cassetto dei bei ricordi, per questo mi viene da chiederti…quanto ti hanno ispirato Renzo Montagnani, Lory Del Santo ed Enzo Cannavale?
Gli attori che hai nominato mi hanno ispirato tantissimo! Quando mi capita di guardare una commedia di fine anni 70 inizio anni 80 con Cannavale, Montagnani e Banfi, magari steso sulla panca della mia cucina alle cinque di mattina o in una notte di agosto, credo di raggiungere uno stato di serenità e di felicità talmente alto che questa sensazione di perfezione assoluta e’ sicuramente lo stato mentale a cui aspiro di arrivare quando inizio a lavorare su un pezzo.
Ovvio che sono ancora molto lontano da quella perfezione e che al momento credo che ascoltare un pezzo dei Fitness possa, al massimo, essere paragonato alla quieta goduria di guardare le repliche, comunque valide, del telefilm di “Kiss Me Licia” con Pasquale Fincelli e Cristina D’avena.
Dicono che tu e Paster (la seconda voce femminile, ndr) siete i nuovi Al Bano e Romina, pensi quindi che la felicità sia cantare a due voci e tenersi per mano? O sei tra quelli che preferiscono dire che sia un bicchiere di vino con un panino?
Più che Al Bano e Romina, vedo me e Paster molto più simili a Lamù e Ataru Moroboshi, o più sinceramente… a Pino Daniele e Irene Grandi nell’immortale “Se mi vuoi”.
Cantare a due voci e’ più che altro una necessità dettata dalla mia estensione vocale di mezza ottava circa, oltre al fatto di coprire il più possibile la mia pessima voce.
Notevole l’omaggio al nostro Albertone…seguito da una fidanzata utopica di nome Monica, si parla della Vitti? Potrebbe essere un modo per dirci “ma ndò vai se la banana non ce l’hai”?
UahUahUahUahUah!!!! Non mi permetterei mai… Ma mentre Albertone e’ ovviamente un omaggio a Morricone, Alberto Sordi e a una passeggiata a Roma di notte, Monica non parla della Vitti….forse e’ un omaggio inconsapevole a Monika Sport, un marchio che ha segnato in maniera indelebile il mio subconscio di influenzabile adolescente… e credo quello di molti altri.
Forse mi sto immedesimando troppo nella parte di Chiambretti…facciamo una domanda un po’ più seria…quanto credi sia stato importante la collaborazione della tua band in questo disco? Cosa ne sarebbe stato di Personal Train se l’avessi fatto coi Valderrama 5 o col tuo progetto più originale e al contempo sofferto…i Goonies?
Figurati, Piero…come ho detto sopra, il disco e’ quello che e’ grazie al preziosissimo aiuto dei miei compagni di musica e di panini…bella domanda comunque…se l’avessi registrato con i Valderrama, mi immagino sarebbe stato stracolmo di chitarre altissime di Bocchetti, basso relegato nel missaggio al ruolo di amante clandestino, e con i famosi assoli ” Alla Santana” di Micio. Se l’avessi registrato coi Goonies sarebbe stato semplicemente meraviglioso, perché come tutti sanno e’ la band più bella in cui suono.( sono pienamente d’accordo! ndi)
Per concludere facciamo un gioco, associa ai componenti della band ( te compreso ) un attore o un personaggio pubblico qualsiasi, con la sola restrizione che non puoi associarti, ovviamente, a Carlos Valderrama…
Paster: Pucca
Fresa: Beyoncè
Scialdone: Padre Pio
Carlos: Renzo Arbore
Autore: Riccardo Abbruzzese
www.elefant.com/bands/fitness-forever