“Grazie dell’accoglienza, siamo felicissimi di essere a Napoli, in questo locale che è bellissimo. I posti come questo vanno sostenuti; esiste un preciso progetto per farli chiudere uno ad uno: manteniamoli “puliti” e non facciamoceli togliere!” spiega a metà del concerto Alessandro dei TDOAK, al pubblico.
Con i tempi che corrono qui a Napoli, e i locali che fanno musica indipendente live che devono gettare la spugna per una serie di motivi che non è questo il luogo di discutere, un concerto dei campioni italiani dell’hardcore The Death of Anna Karina è una cosa importante; il pubblico c’è, accorre, e questo rassicura.
Dopo l’apertura alle 23.50 ad opera dei giovani napoletani La Via degli Astronauti, quattro dementi geniali e promettenti che sembrano divertirsi un mondo a suonare hardcore cantato in lingua italiana con chitarra non troppo distorta e basso pesantissimo, e vanno avanti una mezz’ora coi loro brani ruvidi ed entusiasti dei quali non si capisce una parola che sia una, in un locale in cui si soffoca perché i fumatori da sempre non si pongono alcun problema di coscienza, viene il momento di Adriano (batteria), Alessandro (chitarra), Andrea (voce), Davide (synth/chitarra) e Luca (basso), che per circa un’ora presentano soprattutto il loro importante lavoro del 2011, intitolato Lacrima/Pantera e pubblicato su Unhip records.
Disco grezzo ed esemplare, che dal vivo assume le sembianze di una sfiancante e furiosa successione di brani hardcore e screamo disperato, molto spesso – e ciò soprattutto su disco… – trasfigurati attraverso una wave scura e opprimente, grazie ad un synth violento e dai suoni bassi e realistici.
‘Sparate sempre prima di Strisciare’, dal vivo è urticante e ansiogena, come e più dei primi Il Teatro degli Orrori, con la voce di Andrea sommersa dai suoni degli strumenti – forse persino troppo… – e ‘Dissoluzione’ diventa rabbia compressa, proprio come ‘Inabilmente’, che ricorda gli italiani One Fine Day ed i Fine Before You Came.
Il pubblico per la verità non si lascia scuotere del tutto, non riuscendo apparentemente ad entrare completamente in sintonia con la band, cui curiosamente non viene richiesto alcun bis…
Live set asciutto e stremante, per stomaci, forti ad ogni modo.
The Death Of Anna Karina – Instrumental by horseinthesky
The Death Of Anna Karina – Inabilmente by Tannen Records
The Death Of Anna Karina _Sparate Sempre Prima di Strisciare_ from Rockit on Vimeo.
Autore: Fausto Turi
www.thedeathofannakarina.com/ – www.myspace.com/laviadegliastronauti