Pur utilizzando spesso suoni anni 60, la Tom Ton Band, capitanata da un batterista, Davide Abbruzzese, autore di tutti i brani, ha una spiccata vocazione per l’indie rock di matrice anni 90, e variando e articolando molto la propria musica, tocca in ogni caso le sponde più varie, come il garage psichedelico byrdsiano in ‘How would you Feel?’, o il power pop in ‘Charles Bronson’, il punk rock e varie altre sfumature musicali, compensando così qualche limite creativo. Senz’altro è un bene questa imprevedibilità del quartetto di Aqui Terme, in tempi in cui la varizione è merce rara, e se ci aggiungiamo che alcuni brani sono degni di nota, come le euforiche ‘Proud of Me’ e ‘Orville Wright’, e le psichedeliche ‘OFO’ (10 minuti, in chiusura del disco) e ‘Starry Day’ (che sa tanto di Mercury Rev), ci sembra però che il lungo filare di canzoni indie rock nella parte centrale della scaletta, sulla falsariga Pavement/Sebadoh, per la verità, sia ben meno interessante. Testi tutti cantati in inglese, e bisogna sottolineare che il contributo delle tastiere, quando ci sono, è prezioso, salvando spesso il brano. I musicisti che suonano sul disco, sono Davide Abbruzzese (batteria), Andrea T. Canobbio (voce), Paolo de Petris (chitarra), Enrico Di Marzio (chitarra, basso), Niki Dreon (chitarra), Giordano Menegazzi (tastiere) ed Andrea Tacchella (basso).
Autore: Fausto Turi