Prosegue, ormai inarrestabile, l’invasione canadese. Ed ecco dunque, al loro secondo disco in carriera, gli Shapes and Sizes – quartetto di base a Vancouver, sebbene originario di Victoria – che presentano le canzoni scritte in viaggio durante la loro recente, prima tournèe nei vicini Stati Uniti, e proseguono con la coraggiosa formula che prevede che ogni componente della band scriva canzoni e canti – malgrado la cantante principale rimanga Caila Hannant – cercando di superare così il concetto di rock band tradizionale con musicisti specializzati: dunque il gioco a zona messo in musica, possiamo dire scherzando.
I 51 minuti di questo album contengono pop sperimentale piuttosto ‘arty’, a seconda dei momenti aggressivo, indolente, morbido, soprattutto mai banale e sempre alla ricerca di traiettorie inusuali ed ambiziose in fase di composizione, il che significa anche risvolti decisamente progressive e scarso rispetto della struttura tradizionale della forma canzone. Praticamente niente ritornelli, e suoni quasi lo-fi che qualcosa devono di sicuro all’indie rock anni 90. Ho detto pop sperimentale, ma è come dire che il gruppo praticamente è inclassificabile, ed una volta tanto è vero. Forse i compagni d’etichetta Fiery Furnaces e The Curtains sono prossimi, musicalmente, a questa band, e nei momenti più punk sembra di sentire i Dub Narcotic Soundsystem di Calvin Johnson, ma gli Shapes and Sizes confondono sempre le idee, tra arrangiamenti grandiosi e marziali – ‘The Long Indifference’ – e bucoliche ed indolenti marcette proto-folk, ed in questo probabilmente c’è anche la mano del produttore e padrone dell’etichetta Asthmatic Kitty: mr. Rafter Roberts.
Non è sempre facile seguire questa musica, a causa degli sfiancanti cambi di ritmi e traiettorie: talvolta l’impressione è che in ogni canzone ce ne siano tre fuse assieme. Le canzoni del quartetto si avvalgono di testi molto molto vari, con slanci pacifisti e sociali, il tutto condito da disillusione e sarcasmo. Un gruppo che compie scelte coraggiose, e sul cui lavoro il giudizio è decisamente positivo.
Autore: Fausto Turi