“Misery is a butterfly” giunge a quattro anni dal pregevolissimo “Melody of certain damaged lemons “ e si porta con sé alcune novità. In primis il cambio di etichetta, il trio newyorkese, infatti, ha chiuso il contratto con la Touch and Go per aprirne uno con la label di culto 4AD.
La seconda novità importante è il cambio del sound. Sebbene ancora supportati dal secondo chitarrista-cantante dei Fugazi, Guy Picciotto, come nel penultimo disco, i BR sono giunti a definire il loro stile, dandogli un’impronta definitiva. Ecco, quindi, che lo splendido “Melody of certain damaged lemons”, appare rispetto al gran lavoro di ricercatezza di suoni vellutati di “Misery is a butterfly”, un disco di passaggio. In quest’ultimo disco i fratelli Pace e Kazu Makino, hanno deciso di abbandonare definitivamente le asprezze noise e gli assalti sonici, per lasciare spazio ad un pop estremamente ricercato e sofisticato. A parte i timidi accenni rock (“Maddenic cloud” e “Equus”), “Misery is a butterfly” è cosparso di un sound profondamente europeo, giocando in particolare sui riferimenti musicali a colonne sonore (“Anticipation”) e malinconie franco-italinae (“Magic mountain” e “Pink love”), non disdegnando alcuni riferimenti tanto a Morricone, quanto a Lucio Battisti.
A dare man forte a questa scelta stilistica sono stati gli innesti riuscitissimi di tastiere ed archi. La voce di Kazu poi è sensuale come sempre, il suo modo di cantare è sufficiente a procurarsi questo Cd.
Autore: Vittorio Lannutti