Venerdi’ 6 aprile esce per La Tempesta records con distribuzione Venus, Dell’Impero delle Tenebre, esordio del super gruppo che risponde all’altisonante appellativo de Il Teatro degli Orrori.
Formato da quattro veterani della scena indipendente nazionale come Pierpaolo Capovilla, frontman storico di una delle realta’ piu’ seminali degli ultimi dieci anni, ovvero i One Dimensional Man, Francesco Valente, chiamato a sostituire Dario Perissutti dietro ai tamburi dell’uomo unidimensionale, Gionata Mirai, voce e chitarra dei Super Elastic Bubble Plastic, altra band di culto, che qui si dedica anima e corpo allo strumento e, in qualita’ di bassista, Giulio Favero, che dagli One Dimensional Man e’ fuoriuscito dopo aver composto e prodotto due capolavori come 1000 doses of love e ‘You Kill Me’, e che oggi e’ tra i produttori piu’ richiesti della scena indie.
Il Teatro degli Orrori, che deve il nome al Teatro delle Crudelta’ di artaudiana memoria, rappresenta un progetto, assolutamente inedito per il panorama nazionale, un album fragoroso, oscuro e straripante, meravigliosamente obliquo, che innesta sulle granitiche basi di un certo rock di matrice statunitense, i cui maestri rispondono al nome di Melvins, Birthday Party, Scratch Acid e Jesus Lizard, suite prog alla King Crimson, su cui fluttua la lezione della tradizione cantautorale che scomoda De Andre’, il tutto rappresentato con l’enfasi di un monologo urticante che ha gli occhi sbarrati di Carmelo Bene.
Il disco vede Pierpaolo Capovilla per la prima volta alle prese con la lingua italiana: L’italiano ti priva dei vantaggi che ti da lo scrivere in inglese – spiega lo stesso Capovilla: la ”sintesi” va ricercata con grande cura in ogni singola parola. Mi piace anche dire che, in questo caso, il gruppo si ritrova un cantante molto ambizioso, che non si accontenta di certo di mettere insieme un paio di versi azzeccati. La mia ambizione mi fa sentire piu’ vicino al teatro che al rock.
L’album ha avuto una gestazione lunga, durata all’incirca due anni, dei quali uno speso per la composizione e la pre produzione dei brani, a cui vanno aggiunte le session di registrazione, caratterizzate da un’attenzione maniacale per ogni singolo particolare, che ha portato la band a trascorrere circa un mese e mezzo tra il Blocco A, lo studio di Giulio Favero e il Natural Head Quarter di Ferrara.
Una lavorazione iniziata a novembre 2006 e terminata con la masterizzazione dell’album al Nautilus di Milano, nel febbraio 2007.
Si tratta di undici tracce di rock moderno ed alternativo – prosegue Capovilla – con un occhio agli amori di sempre, ovvero a Jesus Lizard e Scratch Acid e l’altro rivolto alla tradizione cantautorale italiana, una mix che fa di questo disco qualcosa di inedito, con le sue asprezze e le sue dissonanze accompagnate da un cantato in italiano che aspira a possedere una poetica propria.
A partire dal 23 marzo, Il Teatro degli Orrori sara’ in tour per una serie di concerti che si preannunciano tra i piu’ devastanti della stagione. Dopo il warm up del 23 marzo del My space event al Mydian di Cremona, la band presentera’ ufficialmente il nuovo album al Renfe di Ferrara e proseguira’ l’attività live per tutta la prossima estate. A seguire le date gia’ confermate.
Tour dates
05 Aprile – Renfe – Ferrara
06 Aprile – Zero Music Club – Bergamo
07 Aprile – Velvet – Rimini (+ Tre Allegri Ragazzi Morti)
13 Aprile – Covo – Bologna
20 Aprile – Gabbia – Padova
21 Aprile – Spazio211 – Torino (+ Montecristo)
25 Aprile – Ex Cofa – Pescara (+ De Rosa)
27 Aprile – Calamita – Reggio Emilia
28 Aprile – Interzona – Verona
04 Maggio – Classico Village – Roma
Autore: red.
www.ilteatrodegliorrori.com