Si è tenuta tra il 23 e il 25 novembre la nona edizione del WeWorld Festival, l’evento realizzato ogni anno a Milano da WeWorld Onlus, organizzazione impegnata da vent’anni nella difesa di donne e minori in Italia e nel mondo di Michela Aprea.
Talk, dibattiti, performance teatrali, mostre e cinema: sono gli ingredienti della nona edizione del We World Festival, evento che si è tenuto a Milano tra il 23 e il 25 novembre promosso dalla WeWorld Onlus con il patrocinio di Camera dei deputati, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Rai Responsabilità Sociale, Lega Serie A.
Complice la vicinanza di una data importante come quella del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’intera rassegna si è concentrata sui diritti delle donne, sull’empowerment femminile e il contrasto agli stereotipi di genere.
Due le mostre in programma: «EFFETTI COLLATERALI, quando le donne non si danno per vinte», il progetto fotografico della fotoreporter Isabella Balena realizzato in esclusiva per WeWorld Onlus che ha proposto in rassegna una galleria tutta al femminile di “eroine della quotidianità”, donne più o meno note che hanno deciso di non tacere, di non arrendersi, di contrastare violenza e stereotipi di genere. Tra queste: Emma Bonino, Ilaria Cucchi, Ivana Galli, Lucia Annibali, Matilde D’Errico, Ilaria Capua, Elisa Di Francisca.
E «STRATI D’ANIMO», dell’artista milanese Chiara Corio: una trentina di quadri realizzati prevalentemente con materiali di riciclo che vogliono rappresentare “una riflessione sulle esperienze che le donne vivono nel corso della loro vita”.
La rassegna ha dedicato ampio spazio al teatro con lo spettacolo «IL CIELO IN UNA PANCIA» di e con Alessandra Faiella (testo di Francesca Sangalli, regia di Andrea Lisco) e la performance «CREDEVO CHE», scritta da Simonetta Agnello Hornby, per la regia di Filomena Campus, ma è soprattutto il cinema ad aver animato la kermesse con la presentazione di nove pellicole, tutte gratuite e molte in anteprima nazionale e il premio Fuoricinema-WeWorld assegnato al regista Marco Tullio Giordana per «Nome di donna», film proiettato in anteprima durante il Napoli Film Festival, interpretato da Cristiana Capotondi, nei panni di Nina, una donna che decide di ribellarsi alla violenza e all’abuso di potere.
Empowerment, violenza, dal mondo e stereotipi sono i quattro filoni scelti per la rassegna cinematografica: nove pellicole provenienti da Stati Uniti d’America con «Dolores», in anteprima, di Peter Bratt, dedicato alla vita di Dolores Huerta, tra le attiviste dei diritti e del lavoro più importanti, ma meno conosciute della storia americana e «RGB» di Julie Cohen, documentario campione di incassi in USA, dedicato alla vita e alla carriera di Ruth Bader Ginsburg, una delle quattro donne della Corte Suprema americana che per una vita si è occupata dei diritti delle donne promuovendo l’uguaglianza di genere e diventando un’icona inaspettata della cultura pop; Italia con «Irma», in anteprima, docufilm di Alessandro Cassigoli dedicato alla giovanissima pugile napoletana Irma Testa, la prima donna italiana a essere stata selezionata per le Olimpiadi di Rio nel 2016; «Dentro» di Andres Arces Maldonado, crudo ma tenero racconto della sorellanza fra due donne, Ada e Liliana, una signora borghese e la sua inserviente; «Seven Women», documentario diretto Yvonne Sciò (presente alla proiezione in anteprima) incentrato sulla vita di sette donne nel mondo della tv, dell’arte, dello spettacolo, della moda e del giornalismo: Rosita Missoni, Rula Jebreal, Fran Drescher, Bethann Hardison, Alba Clemente, Patricia Field, e Susanne Bartsch; India con «Lipstick under my burkha» di Alankrita Shrivastava, drama comedy, presentato durante l’ultima edizione dell’International Tokio Festival, che racconta la lotta di quattro donne indiane per l’indipendenza personale.
Los Ninos de Mochila è un documentario dedicato alla vita dei figli dei prigionieri politici legati alla lotta per l’indipendenza dei paesi baschi; mentre il cortometraggio Cristallo di Manuela Tempesta (già presentato nell’edizione 2017 del torino Film Festival in una serata Evento Speciale dedicata proprio alla giornata internazionale per il contrasto alla violenza sulle donne) indaga i meccanismi che innescano i comportamenti violenti, sottolineando la necessità di interventi tempestivi in grado di arginare i maltrattamenti subiti nella vita quotidiana.
A collaborare alla nona edizione di We World Festival: Fuoricinema, il Festival dei Diritti Umani, il Consiglio e il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Milano, State Street, Naïma, SsangYong, PWC, Baci Perugina, San Pellegrino, Novamont, CREA Avvocati Associati, Best Western, Canon, Newton, Veuve Clicquot, Food&Life.
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