Questo disco, registrato a Londra in studio il 4 Aprile 2005 tutto dal vivo senza sovraincisioni successive, consiste di tre lunghe tracce strumentali, con Steve Reid alle percussioni e Kieran Hebden all’elettronica.
Il primo pezzo di 6’38”, intitolato ‘Morning Prayer’, è il più dinamico ma anche l’unico a non convincere, con un interessante colore etnico dato dalle percussioni di Reid non assecondato dal compagno ai samples: un semplice esercizio ginnico per il duo, giustificabile considerando che l’incisione doveva essere dal vivo “buona la prima” e necessitava di un riscaldamento.
Il secondo pezzo di 14’19”, intitolato ‘Soul Oscillations’, è invece una splendida sperimentazione stile Sun Ra, ancora una volta con il percussionista Steve Reid in cattedra ma stavolta con buona ispirazione anche da parte di Hebden; il pezzo monta piano piano sino a decollare negli ultimi 3 minuti nei quali trasudano umanità, tra i bit sintetici del compagno, gli urletti di Steve registrati in lontananza, più o meno intenzionalmente, attraverso i microfoni dei suoi tamburi.
Il terzo pezzo di 15’45”, intitolato ‘Electricity and Drums will Change your Mind’, rischia di mantenere davvero la promessa del pretenzioso titolo scelto. All’intrerno della traccia si distinguono due parti: una prima decisamente free jazz con l’elettronica che imita una cacofonia trombettistica, ed una seconda siderale, buia, licquida: mooolto Tangerine Dream.
Mi piace l’idea di un disco percussioni/elettronica in cui una volta tanto sono i tamburi in bella mostra a scapito dei bip bip digitali; certo non è chiaro se ha senso continuare a definire “sperimentazione” un approccio alla musica strumentale sì di nicchia, ma anche ormai stracollaudato da 40 anni almeno!
Meritevole, ad ogni modo, sia il progetto sia la competenza di Kieran Hebden e Steve Reid, che potremo approfondire nei volumi successivi di questo progetto.
Autore: Fausto Turi