Reazionario, per niente innovativo e soprattutto senza prefissi o suffissi: hardcore e basta, finalmente! Finalmente voci sofferte e lancinanti, riff ciechi e profondamente venati di metal, sparati, rallentati e poi rilanciati come la strada ha insegnato. Incupiti e incazzati i From Ashes Rise da Portland (con alcuni componenti anche in Tragedy e World Burns to Death), completamente indifferenti ai trends solcano il percorso di quell’hardcore inteso come atto di denuncia di un panorama degradato da armi e guerre e di una coscienza annichilita da inganni più o meno mascherati che generano disillusione, come la cover ben evidenzia. Registrato nello Studio Litho dove son passati anche Deftones e Soundgarden e con il produttore di Botch e Blood Brothers, a conferma di intensità. Per duri e puri (ove mai ne esistessero ancora) che han voglia di rompersi il collo. Anche gli Strike Anywhere continuano a segnare il passo con il loro emocore sentito e strasentito, a metà tra sensazioni edulcorate e fiotti di rabbia che alla fine risultano poco credibili. Quasi noiosi quanto il bubblepunk da classifica. Per chi può ancora permettersi il limbo. Molto meglio gli ormai estinti Kid Dynamite, formazione che non ha mai avuto riserve nel mostrarsi punkescamente fresca e frizzante. Lavoro antologico che oltre ai classici offre tracce live, demo outtakes e fantastiche covers di Black Flag, Circle Jerks, Clash, Minor Threat e Dead Kennedys. E se ancora non bastasse c’è il secondo dischetto che è un dvd tutto da pogare: un bel dono per un natale punk rock.
Autore: A.Giulio Magliulo