Necessario spendere due parole per l’adorabile copertina artigianale, che non passa inosservata, di questo disco della ravennate Palustre rec.: immagino che solo per questa prima edizione in tiratura limitata – 100 copie – sia stato possibile fare un lavoro del genere, ma ad ogni modo: bravi!
Dietro questo progetto musicale ci sono Valerio Cosi (sax clarino) ed Enzo Franchini (percussioni), due jazzisti poco più che ventenni di Lizzano (Taranto), che in 40 minuti per 9 tracce compiono un viaggio spaziale strumentale nella psichedelia jazz, utilizzando molto bene le tecniche d’incisione più utili per una produzione snella e moderna. E’ come se questo disco fosse stato pensato e realizzato da un lato rispettando certa ortodossia jazz, ma dall’altro venendo anche incontro ai gusti dei più giovani, e infatti questo ‘Aquarians’, suonato in scioltezza, piacerà molto sia a chi ascolta le cose dei primi anni 70 di Hancock, Sun Ra, Weather Report, Coltraine, con tutta quella dilatazione di suoni, i complicati arrangiamenti spaziali e le stramberie varie, sia ai ragazzi italiani che ascoltano gruppi avanguardistici come Zu ed Ovo.
Discreto poi il lavoro, ad esempio in ‘Part VII’, su certi suoni analogici che sembrano fruscii, nastri, irriconoscibili percussioni, ma il meglio dell’album è in talune rivisitazioni be-bop della storia del genere: il pezzo intitolato ‘Part VI’, con brevi incisi di sax improvvisati su piano contrabbasso batteria, e poi il jazz spaziale intitolato ‘Part II’ mi hanno colpito molto.
Musicista da tenere assolutamente d’occhio, Valerio Cosi, sia per la giovane età e la notevole personalità, sia per la straordinaria mole di incisioni da lui realizzate in piccole tirature come questa, sia per i riconoscimenti internazionali che s’è già meritato: nei prossimi mesi dovrebbe uscire un suo split con gli americani Mouth to Mouth.
Autore: Fausto Turi