La Keep It Yours Records, etichetta indie romana, ha scelto il Brancaleone per il suo launch party, senza dubbio uno degli eventi più attesi della stagione. Sabato sera via Levanna è stata letteralmente invasa dal pubblico. Una volta capisco che si è appena esibito il primo gruppo in scaletta, i Confield, una band romana in stile Joy Division. Nemmeno il tempo di restarci un pò male per l’essermeli persi che
salgono sul palco gli Holidays, cinque ventenni di Viterbo dal faccino pulito e rigorosamente in skinny jeans.
Cominciano a suonare, ed il loro indie-rock elettronico così naif, mi fa subito pensare-complice anche il look- agli Strokes di “Is this It” e ai novellini “Two doors cinema club”. Ci lasciano dopo sole sei canzoni, affidando il palco ai Too Young To
Love e alla loro musica sperimentale-elettronica. Citati da Artrocker, NME, Dazed and Confused, e molti altri magazine/webzine, hanno suonato insieme a band come The Big Pink, Kap Bambino, Late of the Pier tra gli altri.
Se non li avessi conosciuti non avrei minimamente sospettato che fossero italiani.
Questo perchè, in genere, i gruppi italiani (che cantano in inglese) sono facilmente riconoscibili. Per tanti motivi, tra tutti il copiare spudoratamente band di cui nel
nostro paese si sente parlare poco, e l’essere, nonostante ciò, anche pretenziosi.
I Too Young To Love non copiano nessuno, hanno un modo di fare musica che sfugge ad ogni paragone e classificazione. Mentre loro suonano, io intanto li ascolto in prima fila, e mi perdo da qualche parte, per poi ricordarmi di essere al Brancaleone nel momento esatto in cui Kapranos, ultima guest della serata, comincia il suo dj set, facendo evaporare tutta la magia creata dai Too Young.
Il leader dei Franz Ferdinand, vistosamente impacciato, delude in
consolle, convincendo tutti del fatto che mettere dischi non è assolutamente il suo mestiere e che ignori cosa voglia dire la parola “mixare”. E dire che sul flyer dell’evento la scritta Franz Ferdinand (ingannevole, perchè Kapranos era solo) è grande il doppio delle altre, immeritatamente.
Autore: Francesca Schizzo
www.myspace.com/kiyrecords