Questo è uno di quei venerdì sera nei quali giungo al termine della settimana di lavoro veramente stanco e un po’ nervoso e il primo istinto sarebbe quello di rimanere a casa, mangiare qualcosa e andare subito a dormire, salvo poi ricordarmi che questa ricetta può aiutare a smaltire la mia stanchezza fisica ma aiuta molto meno a scaricare quel pizzico di tensione nervosa accumulata dagli impegni dei giorni precedenti…..
Scatta allora il piano alternativo: due birre al pub con una mia cara amica, chiacchiere e risate in compagnia, un aperitivo-cena non troppo sostanzioso ma presto “rinforzato” da altre due pinte di birra, e intorno alle 23 spostamento alla Flog. Mi ritrovo presto con la quinta birra in mano e quando i Dub Syndicate attaccano con il primo pezzo le mie gambe assecondano la musica che è un piacere!
La formazione, guidata dal mitico batterista Style Scott, è composta da altri quattro elementi: bassista, chitarrista, tastierista e uomo dietro il campionatore. Un fantastico set strumentale nel quale i samples vocali vanno ad echeggiare nelle rotondità cavernose di basso e batteria, mentre un uso del tutto originale della chitarra disegna traiettorie zigzaganti sul continuo picchiettare delle tastiere. E’ il turno di “It’s blessed” e a quel punto il godimento è totale: è psycho-dub, che si insinua fluido nel cervello per poi infondere continue scosse a tutto il corpo…. Senza quasi accorgermene arrivo così al termine del concerto, sudato e soddisfatto. Sono le due: ecco, adesso posso andare a dormire.
Autore: Guido Gambacorta