BECK + RAVEONETTES 23 Giugno
Irrequieta: così si può definire la performance di Beck sul palco del GOA-BOA, quasi a voler manifestare, anche visivamente, quello che emerge dall’ascolto della sua variegata produzione discografica. Sul palco il californiano si muove come un folletto, proponendo una scaletta composta in gran parte dai brani presenti sul suo ultimo album “Guero” che ha visto un ritorno ai suoni contaminati dei precedenti “Odalay” e “Mellow gold”.
Tra ritmi hip-hop e bossanova arabeggianti, Beck riesce anche a ritagliare un concerto acustico che permette al pubblico di apprezzare alcuni brani del suo album-capolavoro “Sea change”, mentre sua band si riposa banchettando, sul palco, attorno ad una tavola imbandita.
Questo concerto è stato il fiore all’occhiello dell’edizione 2005 del GOA-BOA, che si preannuncia peraltro ricca, visto che Beck ha previsto, poche altre date italiane nel suo tour per la promozione di “Guero”. In apertura, bella e “corposa” l’esibizione dei Raveonettes, autori di un garage punk-rock di tutto rispetto.
KINGS OF CONVINIENCE 24 Giugno
Sarà banale, sarà stato detto e stradetto un milione di volte su innumerevoli articoli e recensioni, ma quando vedi i due norvergesi che compaiono sul palco con due chitarre, due microfoni e attaccano (…si fa per dire) le loro melodie folk, non puoi far a meno di pensare agli immortali Simon & Garfunkel di “Mrs Robintson”.
Del resto non sembra che, anche dal vivo, i Kings of Convinience facciano nulla per modificare questa impressione e gran parte del concerto si sviluppa su questa direttrice folk, risultando inevitabilmente un po’ monocorde.
Sicuramente non aiuta la location, peraltro bellissima, della Piazza del Mare” che si è rivelata troppo dispersiva per lo scarso pubblico presente ma soprattutto poco indicata per una musica che si addice maggiormente agli spazi ridotti di piccoli teatri o club.
Comunque i nostri si dimostrano professionalmente impeccabili e riescono a scaldare il pubblico quando vengono proposti i classici tratti dall’ultimo album, come “Misread” o “I’d rather dance with you”.
Autore: Marco Presciutti