Per una band che ha all’attivo solo tre dischi, contando la nuova uscita il 12 luglio scorso di X’s, per Partisan Records, i Cigarettes After Sex vanno alla grande e ormai trionfano nel mainstream. Con oltre 2,5 milioni di dischi venduti, 3 miliardi di stream su Spotify, oltre 23 milioni di ascoltatori mensili e più di 800 milioni di stream su YouTube, la loro musica è stata utilizzata circa 6,4 miliardi di volte anche su TikTok e nel 2023 hanno venduto più di 200.000 biglietti a livello globale, nonostante il loro ultimo album sia uscito nel 2019.
Si prepara inoltre un imminente tour mondiale che include dei palchi più iconici del mondo, come il Madison Square Garden e l’O2 Arena di Londra. Prossimamente verranno annunciate ulteriori date in Corea, India, Singapore, Emirati Arabi Uniti, Taiwan e Sud America. Saranno anche a Milano all’UNIPOL Forum (ex Forum di Assago, palcoscenico dunque secondo solo a San Siro in Italia) il 1 novembre.
La loro notorietà è stata affidata a suo tempo all’album di esordio omonimo della band, e nonostante una tiepida prestazione nel secondo disco, Cry, (recensito da noi QUI) non è venuta meno. Con X’s, c’è da aspettarsi che crescerà ancora. La voce androgina di Greg Gonzalez, i suoi ormai famosi riverberi alla chitarra elettrica, i ritmi blandi e seduttivi e l’atmosfera notturna di ogni loro canzone sono ormai un marchio di fabbrica ben riconoscibile, destinato al successo e anche a fare stile. X’s, sapientemente, usa tutti questi stilemi a pieno titolo, anzi li saccheggia, forse portandoli all’esasperazione (nel senso che un quarto disco identico ai precedenti potrebbe diventare eccessivo). Ma nel saccheggiare dal loro stesso repertorio, lo fa alla grande, piazzando melodie e atmosfere bellissime e inconfondibili. Aiuta anche in questo caso la testualità: l’album è ricco di vignette crude, immaginifiche, talvolta scabrose, ritagliate su incantevoli brani pop lenti; il leader della band Greg Gonzalez cattura ogni emozione ispirata da un arco romantico.
La relazione di cui si parla in X’s (i CAS sono noti per i testi monoliticamente ispirati all’amore) è la stessa di Cry, di quattro anni fa. Solo che ora la relazione è finita. E forse il dolore ha ispirato il capolavoro struggente che è questo disco.
“Il disco sembra brutale“, ammette Gonzalez. “Potrei sedermi e parlare di questa perdita con qualcuno, ma non scalfirei la superficie. Devo davvero scriverne, cantarne, fare musica e solo dopo posso iniziare ad analizzarla ed imparare da essa. O semplicemente riviverla, in un certo senso. Non ho quella cosa stile ‘Eternal Sunshine’ di voler dimenticare.”
Il primo singolo tratto dall’album, Tejano Blue, è anche la sua canzone probabilmente più bella, densa, intensa e struggente come un brano di Oldfield o di Twin Peaks di Badalamenti. Un omaggio in ogni caso agli anni ’80, alla musica dell’infanzia texana del leader della band di El Paso Gonzalez, m a sua volta anche una citazione più riuscita (e dal tempo più vivace) delle canzoni d’amore sensuali e senza tempo della band stessa.
Gonzalez spiega: “Sono cresciuto a El Paso e la musica tejana è fondamentale lì. Si poteva andare in molti dei bar della città e sentire artisti come Selena, Los Ángeles Azules e La Mafia che suonavano dagli altoparlanti. Era l’atmosfera attorno a me, all’epoca, ma l’ho sempre respinta, attratto da altre cose. Anni dopo, quando vivevo a New York City, ho finalmente iniziato ad ascoltare ‘Como La Flor’ di Selena, nello stesso periodo in cui stavo ascoltando molto i Cocteau Twins. Ho avuto l’idea allora di cercare di combinare entrambi i loro suoni in qualche modo, cosa che sembrava un po’ strana, ma che sentivo potesse venire da un luogo autentico di riscoperta e finalmente di connessione con la musica che sentivo intorno a me nella mia giovinezza.”
L’influenza della musica lenta d’atmosfera romantica degli anni ’80 (Prefab Sprout, ma anche i primi Coldplay del disco di esordio negli anni ’90) è certamente un altro marchio di fabbrica dei Cigarettes. Racconta Gonzalez che dieci anni fa, con il cuore appena spezzato e senza alcuna speranza di riconciliazione, ha trascorso due ore in macchina partendo dalla sua città natale El Paso per suonare ad un un concerto, e ha ascoltato By Your Side di Sade a ripetizione per tutto il viaggio. “L’esperienza di quel giorno mi è rimasta impressa nelle ossa: era un’idea che non potevo dimenticare. Ho pensato: come faccio a fare un disco che si senta così?”
Ecco, X’s suona decisamente così: lento di ritmo, ma non affatto noioso, densissimo di spiritualità, pieno di arpeggi e riff ispiratissimi, come si nota anche nel secondo singolo Baby Blue Movie, il più ritmato peraltro, dove la chitarra fa da padrona e disegna un riff degno dei colleghi Daugther, che si contendono al momento con i CAS la palma di capostipite dello slow core, questo nuovo affascinante sottogenere del dream pop.
“Il termine ‘blue movie’ indica un film porno e quindi ‘baby blue movie’ è un riferimento al soft porno. Ho sentito il titolo anni fa e mi ha colpito molto. La storia della canzone è intenzionalmente pensata per essere più criptica rispetto ai testi che scrivo di solito. Mi piace l’idea di lasciare all’ascoltatore il compito di decidere di cosa potrebbe trattarsi…”. Il titolo è in diretto contrasto con il paesaggio sonoro romantico e sognante. Se il testo tratta desideri e fantasie sessuali, la musica si avvicina di più al calore di un abbraccio. Il singolo ha immediatamente segnato 7 milioni di ascolti, ed è stato inserito in 43 playlist di Spotify New Music Friday, e ottenuto un billboard digitale a Times Square. Attualmente i CAS sono il 249° artista più ascoltato al mondo sulla piattaforma, con oltre 25 milioni di ascoltatori mensili.
Un trionfo e un successo ancora più notevole se si considera che la band rimane una figura oscura, non ci sono video musicali CAS e il loro artwork è sempre in monocromia lunatica. Ma nell’era del culto della personalità, forse è proprio questa continua aderenza all’estetica, il rifiuto della sovraesposizione a favore di un po’ di misticismo, che ha creato lo spazio per i fan di entrare veramente in comunione con la loro musica, condividendola come un segreto.
E segreti sussurrati sono tutte le canzoni di questo disco, che si differenzia da Cry per avere maggiore attenzione al ritmo, sebbene non siano mai canzoni ballabili. X’s, la title track, è un autentico pezzo alla Twin Peaks, insieme alla splendida Tejano Blue, mentre Hideaway è forse il pezzo più sdolcinato e in fondo troppo retorico. Holding You Holding me e Silver Sable aggiungono alle infinite citazioni anni ’80 anche quella dei troppo dimenticati Climie and Fisher, ma proprio quando l’album sembra esagerare nell’eccessivo pop lunatico e confezionato, Dark Vacay, con il suo riverbero esaltato, Hot e Dreams From Bunker Hill con con i loro toni in minore e resi più oscuri, riconducono il disco ad atmosfere più intime, più segrete, più maliziose, più notturne, più oniriche, anche più dolorose in fondo, quelle atmosfere di cui la band, con Jacob Tomsky (batteria) e Randall Miller (basso), con l’aggiunta di Jeff Kite alle tastiere, è assolutamente maestra. Ambient Slide, la canzone con cui si conclude il disco, aggiunge a questa maestria un insolito e originale tono vagamente epico.
“Devo confrontarmi con tutto quello che attraverso, solo così riesco a trovare la pace” dice Greg. “Questi dieci pezzi sono come fotografie, e se scrivo una canzone sarà sempre cara a me, e sì certo, è doloroso pensare che il momento è andato via, ma sono terribilmente fortunato a pensare di averlo avuto”.
E queste dieci canzoni sono veramente fotografie dell’anima, spontanee, sincere come una fonte d’acqua pura e cristallina, il cui unico difetto è quello di essere troppo monocordi. Se i Cigarettes hanno senza dubbio trovato con X’s il loro capolavoro, va detto che secondo chi scrive hanno trovato anche il loro confine, che ora è da superare. Non si potrà scrivere con medesima spontaneità un quarto o quinto disco dello stesso stile, dello stesso ritmo, con la stessa voce sussurrata, senza rischiare seriamente di diventare caricatura di se stessi. X’s è l’apice della musica dei Cigarettes così come l’abbiamo conosciuta in questi anni. Speriamo sia anche il trampolino di lancio per qualcosa di diverso che Greg e soci hanno sicuramente il talento melodico per regalarci.
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