Dopo quarantadue anni di onorata carriera, finalmente i Chieftains hanno inserito Napoli nel loro fitto calendario di concerti in giro per il mondo. Onore al merito, dunque, alla rassegna Ethnos che da anni s’impegna nella diffusione della musica popolare internazionale sul territorio partenopeo. Certo che a vederla in azione, questa copiosa combriccola, composta perlopiù da attempati musicisti, non dimostra assolutamente l’età che ha. Condotta magistralmente dallo storico leader Puddy Moloney, la band irlandese ha dato vita ad una vibrante performance, nella quale è emerso tutto il fascino della tradizione musicale celtica. Così a momenti di puro coinvolgimento fisico ed emotivo, sottolineato anche dalla presenza di alcuni ballerini sul palco, si sono alternati le esecuzioni di struggenti ballad d’oltremanica. Il folto pubblico presente, ha invero mostrato di apprezzare molto tale impostazione, sebbene un po’ per l’età media piùttosto elevata, in parte per la presenza di soli posti a sedere, in pochi hanno partecipato “attivamente” alle parti calienti dello spettacolo che, nel corso della serata, non sono davvero mancate. A fine esibizione, imprevedibilmente, sono comparsi anche i “nostrani” Danile Sepe e Marco Zurzolo, i quali hanno raggiunto i Chieftains per un’improvvisata jam session finale che ha chiuso nel migliore dei modi un concerto, nel suo genere, imperdibile.
Autore: LucaMauro Assante